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INSERITO IL 27.09.2011

Sindrome da edificio Malato

Sindrome da edificio malato
I rischi che l'inquinamento esterno ha per la salute sono riconosciuti da tutti, decisamente inferiore è invece la consapevolezza dei pericoli che si possono nascondere negli ambienti domestici, pericoli dovuti alla concentrazione nelle nostre case di vari agenti inquinanti. Gli studi condotti a livello internazionale individuano infatti, negli ambienti chiusi una concentrazione di sostanze dannose che supera addirittura quelle che si trovano all’esterno. L'utilizzo di materiali di bassa qualità nell’edilizia e, soprattutto, nella produzione di mobili e vernici, così come un uso diffuso di elettrodomestici e il largo consumo di prodotti quali deodoranti e detersivi per la casa, hanno introdotto nuove fonti di rischio.
Un rapporto dell'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha rivelato che circa il 40% dei materiali utilizzati in edilizia e nelle pulizie domestiche possono avere effetti nocivi sulla salute degli abitanti e in particolare a quella dei più deboli (bambini ed anziani). Inoltre la situazione può peggiorare ulteriormente se in casa abbiamo mobili che emettono esalazioni di sostanze nocive, impianti di condizionamento non controllati a dovere, infiltrazioni da gas radon (gas inodore e incolore che si libera dal sottosuolo e può accumularsi nei locali non aerati, provocando danni gravi ai polmoni). Molti materiali da costruzione liberano nell'ambiente questo gas tossico. Un'indagine campionaria nazionale ha stimato che nelle abitazioni italiane (e nelle scuole!) la presenza media di gas radon sia più alta che negli USA e in Germania. Si stima che in Italia alle esposizioni a radon siano attribuibili 1.500-6.000 casi di cancro polmonare [1]. Diversi anni fa negli Stati Uniti è stata scoperta una vera e propria malattia causata dagli edifici. A tale patologia è stato dato il nome di "Sick Building Syndrome" ovvero "Sindrome da edificio malato" che si presenta con veri e propri disturbi, quali nausee, irritazioni, dolori articolari e cefalee. Anche in Italia si sono svolti studi e ricerche nel settore. Già nel 1991 la "Commissione Nazionale per l'inquinamento degli ambienti confinati", diretta dall'oncologo Umberto Veronesi, aveva lanciato un grido di allarme per il degrado dell'aria respirata fra le mura domestiche.L'inquinamento domestico si può nascondere in tutte le stanze di una casa: cucina, bagno, soggiorno, ripostiglio e persino in camera da letto. E' immediato pensare alla cucina come il “luogo più pericoloso” per la presenza di gas, elettrodomestici e detersivi. Di fatto tutti i mobili della casa, nella maggior parte dei casi, sono fatti di legno pressato o truciolare. In entrambi i casi vengono usati, per tenerli assieme, collanti sintetici a base di formaldeide: sostanza fortemente irritante per la pelle, gli occhi e le vie respiratorie e sospettata di essere cancerogena. A temperatura ambiente libera vapori tossici che contaminano l'aria. E' chiaro che queste sostanze tossiche racchiuse nel nostro arredamento risultano ancora più dannose proprio nell'ambiente in cui, dormendo, siamo più indifesi: la camera da letto. E' per questo che dobbiamo cautelarci scegliendo materiali naturali. Questo, però, potrebbe non bastare. Negli Stati Uniti, dove le patologie respiratorie continuano ad aumentare, alcuni architetti si sono specializzati quasi esclusivamente nella progettazione di interni eco-friendly e stanno riscuotendo successo, successo che ci auguriamo presto anche in Italia.

http://www.architetturaecosostenibile.it